Il ruolo della tecnologia nel volontariato moderno

Il mondo del volontariato sta vivendo una profonda trasformazione grazie all’avvento delle tecnologie digitali. Strumenti e piattaforme online stanno rivoluzionando il modo in cui le organizzazioni operano, reclutano volontari, gestiscono le attività e raggiungono le comunità. In Italia, questa tendenza è sempre più evidente, con un numero crescente di enti del Terzo Settore che adottano soluzioni tecnologiche per migliorare l’efficienza, l’inclusione e l’impatto sociale. La tecnologia non solo semplifica i processi, ma apre nuove frontiere per l’impegno civico, la collaborazione e l’innovazione nel settore del volontariato, offrendo opportunità prima inimmaginabili.
Nuove Modalità di Impegno: Il Volontariato Digitale
La tecnologia ha permesso al volontariato di superare i limiti geografici e temporali, dando vita al volontariato virtuale, o e-volunteering. Questa modalità, in costante crescita, offre opportunità di impegno flessibili e accessibili. Un esempio significativo è rappresentato dall’ Humanitarian OpenStreetMap Team (HOT), un’organizzazione che dimostra come la tecnologia possa essere un potente motore per l’azione umanitaria. I volontari di HOT, attraverso la mappatura digitale, forniscono informazioni cruciali per gli interventi di soccorso in aree colpite da disastri, anche a distanza. La piattaforma di HOT permette a chiunque di partecipare, anche con poco tempo, a progetti che fanno la differenza. Questo micro-volontariato rende l’impegno sociale compatibile con diversi stili di vita, aumentando il numero di persone coinvolte. Iniziative come e-volunteering promuovono attivamente questa forma di partecipazione civica.
Esempi Pratici di Volontariato Digitale
Ma come si traduce concretamente l’uso della tecnologia nel volontariato quotidiano? Ecco alcuni esempi:
- Un volontario utilizza un’app per smartphone per coordinare le consegne di pasti a persone senza fissa dimora, ottimizzando i percorsi e riducendo gli sprechi.
- Un’organizzazione utilizza i social media, come Facebook o Instagram, per reclutare nuovi volontari per un evento di pulizia di un parco, raggiungendo un pubblico ampio e diversificato.
- Un gruppo di volontari utilizza una piattaforma di crowdfunding, come GoFundMe, per raccogliere fondi per la costruzione di un pozzo in un villaggio africano, mostrando in tempo reale i progressi del progetto.
- Un volontario con competenze informatiche offre assistenza da remoto a persone anziane per aiutarle a utilizzare servizi online, come prenotare visite mediche o fare la spesa.
- Volontari partecipano a progetti di citizen science (scienza partecipata) utilizzando app per smartphone per raccogliere dati sull’inquinamento o sulla biodiversità, contribuendo alla ricerca scientifica.
La Tecnologia al Servizio delle Organizzazioni
La tecnologia sta trasformando radicalmente anche il modo in cui le organizzazioni di volontariato operano internamente. Diversi strumenti digitali sono diventati ormai indispensabili:
Strumenti per la Comunicazione e la Gestione
La Posta Elettronica Certificata (PEC), un sistema che conferisce valore legale alle email, garantendo la prova dell’invio e della ricezione, è diventata uno strumento fondamentale per le comunicazioni ufficiali. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), che permette ai cittadini di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti con un’unica identità digitale (username e password), semplifica l’interazione con le istituzioni. Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), una piattaforma informatica che raccoglie i dati degli enti del Terzo Settore, è essenziale per la trasparenza e la gestione amministrativa. Organizzazioni come Celivo offrono supporto e formazione specifica per l’utilizzo di questi strumenti, assicurando che volontari e organizzazioni abbiano le competenze necessarie per operare nel mondo digitale. Celivo, ad esempio, mette a disposizione una piattaforma per videoconferenze e informazioni su software e hardware a prezzi agevolati per il non profit.
Reclutamento, Formazione e Fidelizzazione
Piattaforme online, come quelle menzionate da Il Sole 24 Ore, facilitano l’incontro tra domanda e offerta di volontariato, permettendo alle organizzazioni di presentare le proprie attività e ai potenziali volontari di trovare l’opportunità più adatta. La gestione dei turni, la comunicazione interna e la formazione possono essere semplificate attraverso app e software dedicati, migliorando l’esperienza del volontario e riducendo il rischio di abbandono. La tecnologia può anche essere utilizzata per creare percorsi di formazione online, rendendo l’apprendimento più flessibile e accessibile.
Validazione delle Competenze
Un aspetto cruciale è la valorizzazione delle competenze acquisite dai volontari. Il progetto DYVO, ad esempio, ha sviluppato un modello innovativo per il riconoscimento delle competenze maturate nel volontariato giovanile, utilizzando la tecnologia blockchain. La piattaforma DYVO e la relativa app consentono alle organizzazioni di convalidare online le competenze trasversali, migliorando l’occupabilità dei volontari e offrendo un riconoscimento formale del loro impegno.
Raccolta Fondi Innovativa
La tecnologia ha un impatto significativo anche sulla raccolta fondi. Le piattaforme di crowdfunding permettono di raggiungere un vasto pubblico di potenziali donatori, superando le barriere geografiche. I social media e altri strumenti di comunicazione digitale offrono nuove opportunità per sensibilizzare il pubblico e promuovere iniziative. La trasparenza e la tracciabilità delle donazioni online, inoltre, rafforzano la fiducia dei donatori, incentivando un maggiore sostegno economico.
Collaborazione, Inclusione e Sfide
La tecnologia facilita la collaborazione, un elemento chiave per affrontare le sfide sociali complesse. Un esempio lampante è la cartografia digitale volontaria. Organizzazioni come Map For Future coinvolgono volontari nella creazione di dati cartografici open source, utilizzando piattaforme come OpenStreetMap. Questi dati sono preziosi per la pianificazione urbana, la gestione delle risorse e gli interventi umanitari in aree di crisi, come dimostrato anche da Anffas. La tecnologia può essere un potente catalizzatore per l’inclusione sociale. Realtà come il Banco Informatico, Tecnologico e Biomedico (BITeB) raccolgono e redistribuiscono attrezzature informatiche e ospedaliere dismesse, mentre Techsoup Italia, supportata da CSVnet, dona software e hardware nuovi a organizzazioni non profit. BITeB organizza anche eventi formativi per promuovere l’inclusione digitale, aiutando le persone a superare le barriere tecnologiche.
Le Competenze Digitali Necessarie
Per sfruttare appieno le potenzialità della tecnologia, i volontari necessitano di alcune competenze digitali di base, come la capacità di utilizzare la posta elettronica, navigare in internet, utilizzare i social media in modo sicuro e responsabile, e utilizzare applicazioni di base per la produttività (videoscrittura, fogli di calcolo). Organizzazioni come Cesvot e CSV Lazio offrono corsi di formazione specifici per sviluppare queste competenze, riconoscendo l’importanza di un approccio consapevole e sicuro alla tecnologia.
Le Sfide da Affrontare
L’integrazione della tecnologia nel volontariato presenta anche delle sfide. Il digital divide, ovvero il divario nell’accesso e nell’utilizzo delle tecnologie, può escludere alcune fasce della popolazione. È fondamentale garantire l’accessibilità per tutti. La privacy e la sicurezza dei dati sono altre questioni cruciali. Le organizzazioni devono proteggere le informazioni personali. La formazione continua è essenziale per utilizzare efficacemente le tecnologie.
Verso il Futuro del Volontariato
L’integrazione della tecnologia nel volontariato rappresenta un cambiamento epocale, un’evoluzione che apre nuove prospettive per l’impegno civico. La tecnologia offre strumenti potenti per amplificare l’impatto del volontariato, rendendolo più inclusivo, efficiente e capace di rispondere alle sfide sociali in modo innovativo, come sottolineato anche da IAAD. L’unione tra impegno civico e innovazione tecnologica, se guidata da principi etici e da una costante attenzione all’inclusione, può contribuire a costruire un futuro migliore, caratterizzato da una maggiore partecipazione e da soluzioni più efficaci ai problemi sociali, come auspicato da CSV Marche e da PadovaOggi e come descritto anche su Tempo Digit e su NTT DATA. Il volontariato, potenziato dalla tecnologia, può diventare un motore ancora più potente di cambiamento positivo.